E’ molto difficile esprimere a parole questo meraviglioso fenomeno qual’è l’Esteriorizzazione, proprio perchè le parole sono limitanti nei confronti di questo sublime stato di essere.
Giacomo Leopardi a mio avviso ha saputo, con la sua leggiadra forma poetica, descrivere l’esteriorizzazione, sùbito dopo averla sperimentata, nella famosa lirica “L’Infinito”.
Anita Baldi sul blog l’Indipendologo aveva già toccato questo tema pubblicando questa meravigliosa poesia recitata nientedimeno da Vittorio Gasman:
https://indipendologo.wordpress.com/2012/08/10/ode-allesteriorizzazione/
Renata Fruscella Lugli
Ci voleva proprio l’estro poetico di Leopardi per trovare le parole per descrivere il fenomeno dell’esteriorizzazione senza sapere poverino neppure che cosa fosse in realtà e conclude dicendo “Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare”.
Renata