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Avv. DARIA PESCE SCIENTOLOGY, CHI SONO I WOG PER SCIENTOLOGY, CLAUDIO LUGLI, LA “SHORE STORY” DI SCIENTOLOGY, MASSIMO INTROVIGNE APOLOGETA DELLE SETTE, RENATA FRUSCELLA LUGLI

La “Shore Story” usata oggi dai servizi segreti di Scientology chiamati OSA, Office of Special Affairs, non è altro che una bugia detta per insabbiare attività illegali o dare una buona facciata di pubbliche relazioni per ingannare i non scientologist, ossia i così detti WOG, (termine dispregiativo riferito agli individui non scientologist, che all’interno delle organizzazioni vengono considerati individui di serie B, perchè “non ci stanno neppure provando” a risalire la china spiritualmente, per cui sono inferiori agli scientologist).
Ma vediamo da dove nasce: letteralmente “Shore Story”, “Storia a Terra”, è la storia che bisognava raccontare ogni volta che si scendeva dall’Apollo, nave ammiraglia della flotta* dove operava la Sea Organization di Scientology.
La “Shore Story” quindi è la “storiella” che i membri della Sea Org dovevano raccontare quando sbarcavano “ashore” – a terra – in un porto dove attraccava l’Apollo. Ovviamente erano delle bugie completamente inventate ed ogni volta diverse tra loro a secondo della creatività del momento tipo: “la tua Shore Story in questa missione sarà che lavori per una struttura di ricerca indipendente fuori Dallas”, oppure “siamo un’azienda che addestra manager che vengono da tutto il mondo” oppure “stiamo effettuando una spedizione archeologica per conto di ….” ecc. ecc.
In altre parole bisognava creare una bugia che diventasse “una storia accettabile”, “una storiella che potesse essere creduta”
La ragione di tutto questo è da ricondurre alla CIA e al FBI che non vedevano di buon occhio l’Apollo con la sua flotta* di navi e la Sea Organization, di conseguenza avevano mandato in giro notizie negativa su L.R.Hubbard.
Attualmente viene ancora usata da OSA, membri della Sea Organization, che conservano le stesse abitudini ogni volta che “sbarcano” presso una redazione di giornale o televisiva o diretta face book, inventano una “Shore Story” ossia una “subdola menzogna” per convincere i direttori a non pubblicare le testimonianze che “i bugiardi criminali dissidenti” hanno osato dire su di loro ed ecco che si inventano qualche crimine su di loro da consegnare come “Shore Story”. Se poi questo non bastasse ai direttori, giornalisti redattori, ecc. ecc., partono le minacce e le diffide verso di loro: tipiche tattiche totalizzanti, coercitive, settarie.
Parlo di cose che conosco e che ho sperimentato personalmente insieme a mio marito Claudio Lugli quando lavoravamo nella SO (Sea Organization, branca di elite di scientology) e nominavamo spesso “Shore Story” all’interno dell’organizzazione quando dovevamo inventare una bugia che diventasse “una “verità” che potesse essere accettabile”. Per non parlare poi di quante volte i servizi segreti, OSA, l’abbiano poi usate queste due paroline per inventare su di me e Claudio delle infamanti bugie in modo che apparissero però come “verità accettabili” a partire dalle “Shore Story” di essere “dei ladri” per essere scappati dalla loro “chiesa” portando via la cassa piena di soldi; ancora “ladri” perchè dobbiamo i soldi a mezza Italia, e ancora ladri perchè abbiamo “rubato soldi” ad una nostra cara ed intima amica, l’attrice Kirstie Alley. Strano che però la “Chiesa” non nomina quanti soldi hanno preso da me e Claudio ossia circa un milione di euro, ma soprattutto non fanno sapere dove sono andate a finire le nostre extra donazioni, quelle fatte specificatamente in favore dei bambini dell’Africa per comperare medicine, costruire scuole e ospedali per un totale di 300.000.000 in lire italiane negli anni ’90, visto che quei soldi, guadagnati col nostro sudore e sacrifici, non sono MAI arrivati in nessuna Africa!!!
Ma tornando alle “Shore Story”, io e Claudio siamo “dei mezzi criminali” ma non ci è dato sapere la motivazione, poi mio figlio Flavio che ha disconnesso da noi e prende una paga di 25$ a settimana da un ventennio, non sappiamo come abbia potuto “nominare l’avvocato di Scientology Daria Pesce” contro di me” e la mia famiglia in una diretta Face book…… Chissà come avrebbe fatto a pagare le sue laute parcelle!?!?!? Eppure Daria Pesce sembra essere a suo agio nei confronti delle varie “Shore Story” e sembra che abbia ritenuto di fare verifiche sulla loro veridicità visto che conviene sempre lavorare per dei multimiliardari e per giunta molto generosi per i quali “Non ci sono limiti di soldi” è il loro motto!!!
Poi abbiamo Massimo Introvigne, del Censur, apologeta delle sette e di Scientology, che ha preso queste “Shore Story” fornitegli di sana pianta dal suo cliente e le ha poi abbellite in una forma elegantemente subdola, basta leggere anche solo un paio di suoi articoli per rendersene conto.
E come ho detto all’inizio del post: “Shore Story” non è altro che una bugia detta per insabbiare attività illegali o dare una buona facciata di pubbliche relazioni per ingannare i non scientologist, i WOG. La menzogna è sempre stata l’essenza di Scientology
*) La flotta era composta dalla nave ammiraglia Apollo, Diana e Athena più un’altra, tutte poi demolite. Scientology gestiva anche altre due navi dalla fine degli anni ’60 fino all’inizio degli anni ’70: Bolivar ed Excalibur, entrambe queste navi erano attraccate a San Pedro in California e venivano usate per addestrare i nuovi membri che si arruolavano della Sea Org.
Renata Fruscella Lugli